domenica 7 novembre 2010

MAKING HISTORY

chissà cosa faceva little walter quando non cantava, chissà se beveva o di cosa si faceva, e chissà da chi comprava l'eroina, chissà le storie che avrà vissuto, chissà le storie che avrà ascoltato raccontate dai suoi nonni e chissà le storie che si sarà inventato nelle sue canzoni, chissà quante donne avrà avuto, e chissà quante contemporaneamente, nello stesso letto, chissà se avrà frequentato la chiesa cantando gli spirituals o se avrà celebrato di nascosto riti voodoo, chissà se era simpatico e chissà se avrà mai litigato con un vigile quando prendeva una multa, chissà se guidava o se prendeva l'autobus o il treno e chissà se avrà mai avuto nelle mani il volante di una cadillac, e le chiavi, chissà se avrà mai ascoltato il mississippi o se avrà mai toccato un batuffolo di cotone pensando ai suoi antenati che lavoravano nei campi. io queste cose voglio saperle. sono importanti, perchè da queste cose avrà preso vita il suo ritmo, il suo blues, la sua anima, il suono della sua armonica, e le sue rughe. little walter morì a soli trentotto anni, nel letto della sua fidanzata, dopo una rissa in un bar.
...ain't no need-a goin' no further brother, ain't no need-a goin' no further man, your money's gone and your health is bad, all you can tell is the fun you had ain't no need-a goin' no further now...
venerdì abbiamo messo i dischi e ci siamo divertiti e abbiamo bevuto e c'era tanta gente. ieri era sabato e non mi sentivo bene, avevo freddo e un pò di febbre e forse ero solo stanco e non sono uscito. oggi è domenica, sono le sette di sera e ancora non mi sento in forma. i got the blues. venerdì mi sono tagliato i capelli, ma un mese fa avevo detto che me li sarei cresciuti un pò, e fino a quattro giorni fa ne ero ancora convinto. poi ho cambiato idea. però rispetto ad un mese fa il mio borsellino pesa un pò di più. perciò in questo frattempo ho anche comprato dei dischi, soprattutto di rhythm'n'blues e soul. ho messo una volta i jeans bianchi e li ho sporcati di vino rosso. franz, my babe, mi ha regalato un harrington a quadri bordò e blu. un mio amico mi ha regalato il suo parka. ieri mi sono dimenticato le polacchine blu a casa della franz. giovedì prossimo è san martino e qua a lecce ha la sua importanza. un bicchiere lo berrò pensando al grande uccio che voleva volare ed è volato. pace all'anima sua. nel frattempo sto studiando tantissimo, esame di storia delle relazioni internazionali, e fino ad ora tra tutti i personaggi storici che ho incontrato il più simpatico è sir winston churchill, coi suoi sigari, i suoi completi gessati, i suoi cappelli da gentleman e la sua faccia da gangster. poi del resto mi piace conoscere cose nuove ma i personaggi storici non mi stanno mai troppo simpatici. poi la storia non è un romanzo dove capisci già dall'inizio chi è buono e chi è l'antagonista e poi alla fine scopri sempre che l'assassino è il maggiordomo. la storia è un pò diversa, è tutta un intreccio di fatti, di personaggi, di cose fatte di nascosto e accordi presi di nascosto e non certo a favore delle persone. e poi nella storia, quella dei libri di storia, l'assassino non si scopre quasi mai.
intanto io continuo a studiare.
con la musica in sottofondo.
l'uomo primitivo batteva le ossa su tronchi d'albero e creava ritmo. poi ha cominciato a danzare ed ha creato la musica. poi ha cominciato a danzare insieme ad altri uomini primitivi ed ha creato l'uno, il funky. poi sono venute le chitarre, le armoniche, le trombe, i tromboni e i sassofoni.
il tempo cambia le cose. e cambiamo anche noi.

non importa da dove venga una cosa, se è bella rendila tua.

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