sabato 16 ottobre 2010

ONE TWO THREE






a volte mi fermo a pensare, per esempio la notte prima di addormentarmi, e penso "minchia, sono quasi un filosofo". solo che io non scrivo libri. ieri ho pensato che non esiste né il bene in assoluto né il male in assoluto. almeno non esistono nel mondo reale, cioè nel mondo delle cose che esistono. non si può dividere il mondo reale tra bene e male e separare i buoni dai cattivi con una linea di gesso più o meno netta e dritta come quelle sulle lavagne della scuola elementare. esempi ce ne sono tanti, però ora non mi va di pensare e soprattutto di elencarli. uno solo, giusto per rendere l'idea: fuori dalla finestra c'è il sole (bene) però sta piovendo (male). poi non è che sono veramente un filosofo. quindi. che poi se ci pensi quella linea di divisione tra bimbi buoni e bimbi cattivi cioè tra chi si comporta bene e chi si comporta male cioè tra bene in assoluto e male in assoluto dalla lavagna salta nella testa dei bambini e si stampa là dentro quando è ancora bella fresca e malleabile. e poi se ci pensi quei bambini cresceranno un giorno e diventeranno persone. e poi se ci pensi ancora, bisognerebbe parlare anche della chiesa e del catechismo e del potere del vaticano e di tutte queste cose non tanto buone e giuste. ma io non sono nemmeno uno storico o un sociologo o uno psichiatra. e nemmeno un opinionista tv, come cecchi paone o platinette o maurizio costanzo. poi sono troppo pigro per pensare. proprio in questo momento che sto ascoltando otis redding.
che poi nelle scuole invece di insegnare a dividere tra buoni e cattivi dovrebbero insegnare altro. per esempio a suonare la chitarra oppure ad essere persone.
dante pascoli manzoni san francesco il medioevo la guerra dei cent'anni la guerra di troia cicerone quanti abitanti ha l'ucraina qual'è il fiume più lungo del sud america la legge di newton enrico ottavo come si riproducono i fiori il movimento della terra attorno al sole o del sole intorno alla terra e tutte ste cose. sono inutili. vabbè dai, diciamo che sono cose relative. al massimo utili solo per partecipare a chi vuol essere milionario e farsi prendere in giro da quel simpaticone di gerry scotti. e non diventare comunque milionario.
i ragazzini devono tornare a giocare a calcio in mezzo alla strada, sull'asfalto, devono ricominciare a tornare a casa con le ginocchia sbucciate, devono ricominciare a litigare se era gol o alta, devono leggere, però quello che vogliono loro, senza costringerli, e se li va, devono mettere su una band, di che musica vogliono, e se li va, devono ascoltare la musica, quella che vogliono, e se li va, devono disegnare, quello che vogliono, e se li va, devono scrivere, quello che vogliono, dove vogliono, e se li va, devono tornare a poter scegliere. se mai ai bambini è stato permesso scegliere. senza le lavagne che dividono i buoni dai cattivi e senza i maestri che verranno a giudicare i buoni e i cattivi e punirli o premiarli.
ma per fortuna - mia e di chi governa il mondo e di chi governa le scuole e di dante e di manzoni e di pascoli, e dei bambini forse anche - io non sarò mai ministro dell'istruzione. peccato. non sapete cosa vi perdete. educazione fisica in mezzo alla strada, lettura dei testi degli smiths e degli housemartins, edgar allan poe, oscar wilde, studio della pop art e delle avanguardie artistiche del novecento, ascolto del blues, ska e soul e dancing in the streets, cinema, matematica applicata a portare il tempo battendo le mani nelle canzoni, fotografia in bianco e nero, suonare uno strumento musicale, poi varie lezioni di stile, ed altre cose che poi mi verranno in mente. cose divertenti insomma. e che fanno crescere e diventare delle persone. cose che ti daranno l'unica opportunità in vita tua di prendere in mano un vinile e sapere chi era gigi meroni e chi era big bill broonzy e sapere che bob marley non ha avuto sempre gli stessi capelli e sapere perché andy warhol eccetera e pettinarsi come morrissey per scelta personale e non per moda e saper abbinare i calzini al vestito e guardare una partita di calcio in bianco e nero con la telecronaca in inglese e non avere paura delle interrogazioni perchè non ci saranno e ascoltare il trombone di rico rodriguez e esaltarsi con er più storia d'amore e di coltello e litigare per decidere se era gol o alta. that's all folks! poi voi fate come volete. io non sono un filosofo, e ve lo già detto. penso solo delle cose, ogni tanto.
do you like good music?

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